
Sono cresciuto nelle arti marziali con gli “anziani” che imponevano ai giovani praticanti di chiamare sempre MAESTRO l’insegnante, il maestro stesso spesso ti correggeva, e non c’era alternativa, il nome proprio non esisteva. Io non ho mai chiamato il mio maestro per nome, mai, e ancora adesso ho spesso difficoltà. Ecco, questo vorrei non avvenisse più sulle nuove generazioni e non sui miei allievi. Non credo che il maestro si identifichi per l’appellativo, ma per ciò che è. Negli anni 80 si viveva di queste cose in tutte le arti marziali, le ho accettate e alla fine anche apprezzate, ora però non mi piacciono più e quindi qualche anno fa ho riflettuto e scritto questo:
- Non è maestro colui che si definisce maestro
- Non è maestro colui che non è, e non è mai stato allievo
- Ricordati di definirti sempre allievo prima che maestro
- Non sei maestri di chiunque ti trovi di fronte
- Il maestro è scelto dall’allievo, non sei maestri se ti scegli gli allievi
- Si può essere maestro anche senza farsi chiamare maestro
- Non basta farsi chiamare maestro per esserlo
- Anche i maestri hanno un nome proprio
- Chiama maestro chi ritieni possa esserlo davvero per te
- Chiamalo per nome e rispettalo come maestro se lo ritieni tale
- Non basta il titolo di maestro per poterlo essere davvero
- Se un giorno ti diranno che sei diventato maestro non ci sarà bisogno di ricordarlo a chiunque, se davvero lo sei, gli altri se ne accorgeranno
Môn sinh Vittorio Cera