LA GIORNATA
Ansia, paura ed insicurezze, ma anche tanta voglia di provare: sono queste le emozioni che si respirano al mattino, quando a scendere sul tatami sono i più piccoli; molti, essendo la primissima volta che si esibiscono davanti ad un pubblico diverso da quello formato da compagni di allenamento e maestri, sono ansiosi: tra questi ci sono due nostri atleti, Sergio Giordano e Anna Celeste D’Errico (praticanti da tre anni). Entrambi avevano provato in passato la gara di palline,un combattimento – molto più leggero – per bambini, ma la gara tecnica era, per loro, un mondo tutto da scoprire: fanno tutti e due un’ottima gara,entrambi nella categoria Thap Tu Quyen; nessuno dei due, però, riesce a salire sul podio.
Sempre in mattinata hanno gareggiato altri due nostri atleti: Filippo Melzi e Riccardo Verza (praticanti da quattro anni); il primo ha alle spalle un paio di gare tecniche, anche con qualche vittoria, mentre il secondo ha già provato la grande esperienza del Campionato Europeo Junior a Iasi nel 2017 portando a casa uno spettacolare secondo posto.
Solo da loro, il Vo Duong Gorla ha portato a casa ben cinque medaglie: Riccardo arriva secondo nel Nhap Mon Quyen e terzo nel Thap Tu Quyen, mentre Filippo fa solo un terzo posto nella prima gara ma vince addirittura l’oro nella seconda. Inoltre, i due fanno un bellissimo terzo posto nel Song Luyen Mot, pur avendo in categoria coppie che avevano partecipato all’europeo in Romania lo scorso anno.
La mattinata si conclude così, con tante emozioni, tanta soddisfazione ma soprattutto con un’esperienza positiva e formante in più per tutti i bambini d’oro del nostro club.
Le gare del G2 e del G3 cominciano alle 15, quando il primo caldo si fa sentire e influenza – e non poco – il riscaldamento e quindi le gare degli atleti.
I primi a gareggiare sono Lucia Celle, praticante da 7 anni e già con due europei alle spalle (nelle gare internazionali ha raccolto un argento e un bronzo), insieme a Francesco Schulze e Giorgio Fontana, praticanti da 5 anni. Lucia non riesce a piazzarsi nel Long Ho Quyen ma si prende l’argento nella forma di spada con una bella prestazione; altrettanto emozionante la gara di Giorgio e Francesco, entrambi alla prima gara tecnica, che arrivano a pari punti, ma il primo si prende il bronzo grazie ad un punteggio singolo di un arbitro leggermente più alto di quello di Francesco.
Inizia il G3: è ora il momento dei ragazzi più grandi e con più esperienza;
Federico Melzi, praticante da 11 anni e con un’ampia esperienza alle spalle (tra cui un oro, due argenti e un bronzo ai campionati europei del 2015 e 2017) vince sia la categoria del Long Ho che quella della forma di spada,anche con un margine abbastanza alto sui secondi; anche Olivia Ladogana, praticante da 10 anni e con un campionato europeo nella sacca dell’esperienza, fa due lodevoli gare, nelle stesse forme di Federico, ma purtroppo non riesce a piazzarsi sul podio.
Chiudono la giornata le gare di Tu Ve Nu Gioi, ovvero le difese femminili: Lucia vince l’oro insieme a Federico Orfeo – praticante da due soli anni ma già con ottime qualità tecniche – nel G2 e Olivia, invece, porta a casa un bronzo insieme a Federico (Melzi) nel G3 con un errore sul finale che rovina, in parte, una gara potenzialmente valevole per uno dei due gradini più alti del podio.
TIRANDO LE SOMME
Una giornata piena di grandi emozioni per tutti i praticanti (e non solo) del Vo Duong Gorla che, oltre a portare due arbitri in gara (Giovanni di Filippo e Lorenzo de Oliveira) si piazza al terzo posto assoluto sia tra i vari club che nelle associazioni; il maestro Vittorio Cera, a gare finite, commenterà così la prestazione dei suoi atleti: “è stato tutto frutto di un grande lavoro da parte di tutti, in modo speciale da parte degli atleti per l’impegno, ma un grande apprezzamento allo spirito di gruppo e al lavoro degli assistenti dei bambini e anche dei più grandi. Ottimo lavoro anche da chi ora lavora per l’organizzazione come arbitro; grazie a tutti… davvero un ottimo risultato per il nostro club!”.
E, come sempre, GORLA RULEZ!
A cura di Federico Melzi.