Si vedono questi “mostri” dello sport vivere insieme agli avversari, parlarci, scambiarsi le emozioni indipendentemente chi siano gli altri. Vedi il super atleta americano che socalizza con l’etiope, un italiano e uno del Qatar che si abbracciano dalla felicità, insomma, vedi vivere lo sport, seppur agonistico, con grande umanità, ovvero ciò che invece mai ci fanno vedere nello sport che normalmente in Italia ci viene propinato in TV, o comunque dai MEDIA.
Chi pratica Vovinam, e lo pratica a livello agonistico, secondo me si rivede molto in questa immagine. Il bello delle gare internazionali di Vovinam, a parte la competizione in se, è proprio l’ambiente che c’è all’interno del palezzetto sportivo. Un grande gruppo, una “famiglia” che ogni tot anni si ritrova, felice di stare insieme e allo stesso tempo compete per vincere, per battere quell’amico francese, tedesco, russo, ma resta l’amico che ogni 2 anni rivedo in un campionato, e comunque vorrei battere.
L’olimpiade mostra ed insegna questo, e parlerò molto delle olimpiadi ai miei allievi non appena torneremo in palestra, perchè rappresentano quello spirito sportivo con il quale voglio che crescano.
Personalmente faccio parte di quelli, che a causa dei risultati iniziali, avevano un po’ sottovalutato il nostro Team, ma questo forse non è stata del tutto colpa mia, perchè chi mai ci ha realmente informato di che tipo di atleti avremmo presentato e quali sarebbero potuti essere gli sport a darci maggiori soddisfazioni? Nessuno!
A meno di non andare ad informarsi da soli, non ci sono mai stati nominati i fantastici atleti dell’atletica, quelli del ciclismo su pista, della canoa e altri.. solo quegli sport dove eravamo quasi sicuri di portare a casa delle medaglie, e che invece hanno maggiormente deluso, ma per fortuna abbiamo atleti che sono andati li per il risultato e non le notizie dei media, che hanno portato in campo i loro sforzi e il loro attaccamente al Team Italia.
Sono felicissimo per questo risultato da record.
Siamo un piccolo paese nel mondo che ha portato a casa un risultato enorme. Questo senza dubbio darà una forte spinta al mondo sportivo, almeno a quel mondo che lo sport lo pratica davvero. Ma questo portarà a dare maggiore importanza al mondo dello “sport di nicchia” oppure no?
Il mio timore è che comunque ci si dimenticherà facilmente di ciò che lo sport può fare. Ovviamente non da parte nostra che lo sport lo viviamo tutti i giorni. Non da parte degli atleti. Ma senza dubbio da parte delle istituzioni.
Ora tutti felici, ma già oggi si parlava di campionato di calcio che mi pare sia finito poco tempo fa.
Le olimpiadi dovrebbero essere il modo per far avvicinare i giovani allo sport, ma poi questi giovani lo sport dove lo ritrovano? Se sono fortunati, e se lo possono permettere, lo trovano nelle palestre, e per carità, meno male, perchè altrimenti non potermmo lavorare, ma se non possono, dove lo possono fare? Non a scuola, e se lo fai a scuola, sempre di calcio di tratta. Non ci sono strutture polisportive nelle grandi città che permettano a tutti gli sport di inserirsi e presentarsi al grande pubblico. Manca tutto questo.
Non ci sono solo gli sport olimpici ovviamente, anzi, ci siamo noi, e come noi tanti altri. Tanti che potremmo giovare del movimento OLIMPIADE se poi fossimo supportati dalle istituzioni, invece questo non c’è, e quindi alla fine se non hai la fortuna di trovare lo sport che davvero ti interessa proprio sotto casa, devi per forza ricadere in ciò che la società offre, ma abbiamo visto che lo sport italiano esiste e non è solo calcio.
Lo sport che ha portato a casa 40 medaglie è quello che normalmente viene definito “SPORT MINORE”.. ma per cosa sta quel “MINORE”? Vale meno? Quanto pare si, tranne quando si vince.
Lo sport minore, ma non solo, è stato represso per un anno e mezzo durante la pandemia. Solo chi era professionista e agonista ha potuto allenarsi, e comunque con limiti incredibili e per di più sempre con il timore di essere controllati, ma lo sport di base non è fatto ne dai professionisti ne dagli agonisti, è fatto dai praticanti.
Il CONI, che ha speso tante belle parole per i risultati ottenuti nonostante i periodo passato, non ha mai mosso un dito per far si che lo sport DI TUTTI potesse ripartire.
Non dimentichiamoci che questi grandi campioni che ci hanno regalato il sogno di 40 medaglie, arrivano, come tutti, dalle piccole società, asd, che sviluppano lo sport nei quartieri, nelle cittadine, paesini, non nascono già atleti di qualche corpo militare.
Porto l’esempio degli atleti che hanno rappresentato le arti marziali ai giochi olimpici. Questi ragazzi sono cresciuti nei club come il nostro, forse anche peggio. Sono cresciuti nei club, e facendo parte di federazioni CONI, sono stati reclutati, e quindi entrati a far parte del TEAM, ma sono come tutti atleti di quelle ASD che per mesi non hanno potuto divulgare i valori dello sport ai giovani e non solo, perchè lo sport non è solo dei bambini e giovani, è di tutti.
Io ringrazio infinitamente questi atleti che sono stati alle olimpiadi. Ognuno di loro indipendentemente dal loro risultato, perchè hanno nuovamente, come avviene ogni volta, dato la vera immagine dello sport. In più questa volta abbiamo avuto la fortuna, ma forse la dovrei definire BRAVURA, di portare a casa grandi risultati, e quindi grazie ancora a coloro che sono riusciti a farci guadagnare 40 medaglie.
Siete stati dei grandi, avete la mia riconoscenza e parlerò di voi ai miei allievi, specie ai più piccoli. Quando gliene parlerò saranno ormai passati 2 mesi dalle Olimpiadi. Forse nessun altro ne parlerà ancora, ma noi faremo in modo di tenere vivi i valori dello sport. Dobbiamo far capire a tutti che lo sport, qualunque sia, fatto con i veri valori dello sport, è necessario, fondamentale nella crescita di ognuno di noi, crea cultura, persone più responsabili, sicure con giusti principi.
Anche lo sport agonistico insegna questo se si riesce a far compredere quanto sia importante istaurare un rapporto con gli avversari. L’avversario non è un nemico, l’avversario è colui che contribuirà alla nostra crescita. Una volta vince lui, una volta io, e così abbiamo portato avanti la nostra esperienza.
Lo sport non può, e non deve, mai essere un extra che può essere tolto per punizione o in cambio di altro.
Credo che lo sport debba andare a pari passo con l’istruzione. Non vorrei più sentire frasi come “se non studi non vai in palestra”, oppure “quest anno hai gli esami e quindi non puoi allenarti” e frasi di questo genere. Questi atteggiamenti, ancora ampiamente presenti, tengono lontano i ragazzi dallo sport invece che avvicinarli, e li portano a diventare pigri e a stare nelle piazze, di certo non diventano più studiosi.
Questi grandi atleti, e molti ce lo hanno dimostrato, si laureano e si allenano, e vincono. Sanno parlare ai micorfoni, non sbagliano i verbi. Questo perchè? Perchè hanno saputo sacrificarsi per lo sport, studiando arrivando ai risultati, in entrambi gli ambiti.
Quindi i genitori non usino più lo sport come ricatto, perchè dovrebbe essere visto come “se non vinci la gara non vai a scuola”.. ovviamente non si dice, ma neppure il contrario dovrebbe mai avvenire.
Dobbiamo far si che un ragazzo studi, il più a lungo, così come possa fare sport a lungo. Su questo anche la scuola purtroppo non aiuta. Negli anni più importanti per un bambino, lo sport manca quasi totalmente. Per fortuna ci sono progetti esterni, grazie ad alcuni docenti che hanno compreso l’importanza dello sport, che permettono alle scuole primarie di avere dello sport serio nelle loro strutture, ma restano azioni di pochi e non da parte del nostro stato. Vo Duong Gorla quest anno ha partecipato ad uno di questi progetti e speriamo di poterne far parte ancora nei prossimi anni.
Fate sport, fate fare sport ai vostri ragazzi.
Fate si che sperimentino, non c’è uno sport solo. Io vorrei vedere tutti i miei allievi andare avanti per sempre, ma non si può. So bene che alcuni lo faranno, ma molti avranno voglia di provare anche altro, ed è giusto così. L’importante è che i ragazzi non restino senza uno sport, mai, a nessuna età.
W LO SPORT E W LE OLIMPIADI
Môn sinh Vittorio Cera